Energia solare termica
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In continuità con il mio precedente post intitolato "Politica Energetica Nazionale" (quella cosa che in Italia si sta distruggendo) voglio approfondire un pochino l'argomento citato nel titolo di questo post, soprattutto perché voglio rispondere alle proposte che si fanno in questo post del blog energy-mix.blogspot.com. L'autore scrive :
"...incentivare la produzione di energia rinnovabile a basso costo (cioè, in pratica, il kWh termico, anziché di quello elettrico..."
e ciò mi lascia molto perplesso. Alcuni mesi fa ho realizzato il mio piccolo sogno di avere un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS), nel menù sulla sinistra ho aggiunto un link a dei grafici che mostrano l'andamento della produzione di questo impianto.
Questo grafico invece riporta i dati riassunti a livello mensile. L'impianto è leggermente sovraddimensionato, nel senso che mentre fino a metà marzo non mi garantiva tutta l'ACS di cui avevamo bisogno in casa, adesso, complice anche una situazione meteorologica particolarmente favorevole, sono costretto a coprire parte dei pannelli per non far bollire tutto. In queste giornate in 4 o 5 ore al massimo l'impianto porta i circa 300 litri del serbatoio a 80 °C. Tale riserva di acqua calda ci basta, a seconda dei consumi per due o tre giorni. Il problema del solare termico è questo, per quattro o cinque mesi produce più di quanto serva e tale energia purtroppo non è sfruttabile. A differenza dell'energia elettrica l'energia termica è un po' più complicata da distribuire e comunque un impianto solare dal punto di vista puramente economico fa oggi fatica a ripagarsi. Io conto di recuperare il 55% grazie agli incentivi statali, che ricordo sono stati inventati da un'altro governo, mentre quello attuale ha sempre cercato di affossare, nonostante questo generoso incentivo (che ricordiamoci ha anche l'effetto di combattere l'evasione fiscale in modo efficace) ho calcolato che il mio impianto si ripagherà economicamente in 10/15 anni circa; c'è però la soddisfazione di risparmiare la combustione di circa 200 metri cubi di metano all'anno.
Tutto ciò è per dire che il solare termico non è più economico del solare fotovoltaico il quale ha un grosso vantaggio, la possibilità di redistribuire l'eccesso di produzione sulla rete in modo relativamente facile.
In alcuni casi si parla anche del solare termico ad integrazione del riscaldamento della casa, oltre che per la produzione di ACS, ma per poterlo fare occorre come minimo avere un impianto a bassa temperatura, cosa che ad esempio a casa mia non è, perché la casa è vecchia ed ha un impianto a termosifoni; la complicazione dell'impianto e la scarsa resa dei pannelli d'inverno, quando più servono, almeno nel nord-Italia, rendono difficilmente vantaggiosa tale soluzione.
feed RSS in Joomla 1.5
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Oggi su gentile richiesta di Sky One ho cercato di apporre delle modifiche ai feed RSS pubblicati da questo sito, l'operazione si è rivelata più ardua del previsto. In realtà la possibilità di includere nel feed RSS il testo completo degli articoli e non solo l'introduzione è prevista da Joomla! ma ho rilevato un'altra anomalia: l'errato ordinamento dei feed. In teoria tale ordinamento dovrebbe essere lo stesso della pagina principale ma così non è, dopo aver provato a modificare più volte la configurazione dalla console di amministrazione di Joomla! e provato anche ad agire direttamente sul database, mi sono arreso, ho anche provato a fare una ricerca su google ma non ho trovato una soluzione elegante, così mi sono rassegnato a modificare brutalmente un file (components/com_content/models/frontpage.php) aggiungendo esplicitamente in coda alla query che viene eseguita (alla riga 140 circa) la clausola ' ORDER BY f.ordering' al posto della variabile $orderby che dovrebbe generare tale clausola in base alla configurazione. Sarei curioso di capire dov'è il problema, ma la mia conoscenza di Joomla! è piuttosto scarsa e i blandi tentativi che ho fatto per stampare in qualche modo il contenuto della variabile $orderby (per fare nella pratica un "trace") sono stati vani. La soluzione che ho adottato pare funzionare.
Politica Energetica Nazionale
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Ormai sono anni che sono presente in maniera attiva sul WEB, non sono un precursore, ma credo di avere capito subito le regole principali. Ho cominciato con un blog tecnico che mi ha dato tante soddisfazioni, mi ha fatto imparare molto, mi ha aiutato ad organizzarmi e mi ha permesso di conoscere altre persone su internet di confrontarmi su argomenti sempre diversi. Sono arrivato al punto di dividere in tre siti le mie scritture, uno quello storico dove ho cercato di mantenere il livello tecnico originario, poi ho sperimentato la "costruzione" di un sito con il CMS joomla e infine ho voluto scorporare ancora i miei sfoghi su un terzo blog. Tutto questo perché scrivere i miei pensieri, le mie idee e le mie convinzioni su una vetrina dove tutti possono leggere e commentare o criticare mi aiuta a meditare e crescere. Ammetto che negli ultimi anni il volume di informazioni che transita su internet è continuamente cresciuto, ciò rende sempre più difficile trovare nuove fonti interessanti, nel frattempo alcune di quelle storiche si vanno esaurendo. Anche io nell'ultimo anno ho scritto veramente poco sul mio blog "tecnico", è stato un periodo un po' di crisi di idee, ma combatto per uscirne e spero di recuperare presto l'entusiasmo che mi ha portato a scrivere nei primi due anni quasi 300 post.
Ho scritto questo preambolo di getto, mi è venuto perché in realtà
questo post vuole trattare tutt'altro argomento, vuole essere una
risposta a un paio di post di un'altro blog, dove gia in precedenza ho
scritto dei commenti senza ricevere risposta alcuna, cosa che mi ha
lasciato un po' perplesso: io quando scrivo un post su un blog aspetto
sempre con un po' di ansia qualche commento in modo da poter
approfondire l'argomento. Qui voglio parlare di un tema che in questo
periodo dovrebbe essere sulle prime pagine, lo è stato per alcuni
giorni, ma ora sta rientrando nei suoi spazi, quello
dell'approviggionamento energetico dell'uomo, io mi limito per ora a
trattarlo solo nel piccolo contesto Italiano.
Storage sul WEB
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Ho recentemente fatto una piccola (nel senso di ristretta) analisi dei servizi disponibili sul WEB per l'immagazzinamento di dati, volevo trovare un servizio con varie caratteristiche, alla base c'è la possibilità di condividere documenti di vario tipo. Quelli che ho analizzato sono:
- Dropbox (registrandovi tramite questo link avrete voi ed io 250 MB supplementari)
- ZumoDrive (anche in questo caso, registrandovi tramite questo link avrete voi ed io 256 MB supplementari)
- ADrive
- Box.net
- Amazon Cloud Drive
- Google Docs
- Microsoft Sky Drive
Ce ne sono sicuramente altri, ma siccome sono gia tanti i sette che ho sopra elencato e mi sono gia perso fra le caratteristiche di ciascuno ho deciso di limitarmi per ora a riassumere in questo post le caratteristiche di questi, una volta chiarito bene cosa fornisce ciascuno, quali sono i pro e i contro potrò pensare di esaminarne altri.
La prima caratteristica da cui sono partito è lo spazio messo a disposizione gratuitamente all'utente, che vede in testa ADrive con ben 50 GB, questo servizio a fronte di tanto spazio propone un sacco di pubblicità, ma ne vale la pena. ADrive nei piani a pagamento pare essere il più completo, fornendo un accesso tramite applicazione desktop, tramite FTP ed altre amenità. Il secondo come spazio è Microsoft Sky Drive, anche questo interessante con 25 GB, da quel che ho capito in questo caso è possibile avere una quota da 5 GB sincronizzabile con l'apposita applicazione desktop chiamata "Windows Live Mesh 2011" che però pare essere disponibile solo per Windows 7 e Vista, avendo io XP per il quale non ho capito bene se c'è una cosa alternativa che non necessiti l'installazione di mille pippe MS, non ho potuto provare.
Interessanti sono sicuramente Dropbox e ZumoDrive che facilmente e gratuitamente forniscono un piccolo client desktop, anche per dispositivi mobili, che permette di mantenere facilmente sincronizzati i file fra dispositivi (PC, smartphone ecc). Dropbox parte direttamente con 2 GB gratis, estendibili a blocchi di 250 MB tramite inviti ad amici e conoscenti (che devono installare la versione client). ZumoDrive parte da 1 GB, estendibile a 2GB con qualche piccolo giochino e poi estendbile fino a 5 GB a blocchi di 256 MB con lo stesso giochino degli inviti di Dropbox.
Dal punto di vista dello spazio a disposizione gratuitamente il più ridotto è senz'altro Google Docs, che offre solo 1 GB, però si integra con i programmi di editazione on-line.
Il servizio più striminzito e deludente, pur fornendo ben 5GB di spazio gratuito, mi pare quello di Amazon, in quanto mancano le funzionalità base di cui ho parlato all'inizio: la possibilità di condividere documenti pubblicamente.
Zumodrive mi è piaciuto per la possibilità di condividere pubblicamente sia singoli file che intere cartelle (ad esempio questa)
Dopo aver scritto la prima parte di questo articolo sono capitato qui dove si fa una panoramica su alcuni interessanti servizi che espandono le funzionalità di Dropbox, da a quest'ultimo un valore superiore.
Alcuni di questi servizi comprendono anche una gestione della versione dei file, mantengono cioé una storia delle modifiche ai file, pur reputandola "sulla carta" una caratteristica molto interessante, al momento non ho modo di utilizzarla, quindi non ho approfondito e riportato nella tabella sintetica di confronto questa "feature".
Fotovoltaico: aggiornamento dati dal GSE
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Oggi il GSE ha pubblicato dati aggiornati al 28 Febbraio 2011, qui.
Se interpreto bene le cifre circa 3900 MW di impianti fotovoltaici potranno potenzialmente usufruire del generoso incentivo 2010 grazie alla proroga prevista dalla legge 129/2010 promossa dallo stesso governo che oggi grida allo scandalo.
Ho letto in un forum che il GSE sta facendo un sacco di controlli, almeno una parte di disonesti (e maldestri) si spera non la farà franca.
Per comodità riporto i link alla serie di post precedenti su questo tema:
- La speculazione sul fotovoltaico (9 Febbraio 2011)
- La speculazine sul fotovoltaico: 2 settimane dopo (23 Febbraio 2011)